Olivetti Lettera 22, la portatile perfetta

 Olivetti Lettera 22 è senza dubbio la più celebre tra le Olivetti. Fu in produzione dal 1950 al 1965 e con il suo design ed i suoi colori è entrata nel nostro immaginario collettivo come il simbolo di un' Italia che riparte. Molte parole sono state già spese sui numerosi riconoscimenti ricevuti, ma in questo articolo vorrei fare un passo indietro per analizzare il segreto del suo successo . E per capirlo a fondo, bisogna avere chiaro che al momento del debutto nel 1950 era: “Il prodotto giusto, venduto al momento giusto’’. Chi erano in Europa le sue principali concorrenti nel 1950? La svizzera Hermes Baby e la tedesca Erika 9. Entrambe con un design estetico vecchio di decenni, colori cupi come il grigio martellato per la prima e il Nero lucido per la seconda. Hermes Baby era un progetto vecchio, datato 1935, una accozzaglia di lamiere stampate che come qualità complessiva non era nemmeno paragonabile ad una Olivetti Lettera 22 (e tuttavia il prezzo di vendita era simile). La seconda viceversa è una delle portatili più di qualità che siano mai state prodotte: meccanica superiore, morbida, fluida, precisa. Normale conseguenza di ciò il prezzo: più elevato rispetto alla media. In questo contesto con un prezzo medio, un design modernissimo, una qualità buona, una pubblicità martellante... La Olivetti ha sbaragliato tutta la concorrenza. In 15 anni di produzione sono state prodotte circa 2 milioni di Olivetti Lettera 22, una quantità incredibile che se immaginassimo di ordinarle una sopra l’altra formerebbero una torre alta come 20 volte il monte Everest. 

La potenza degli ultrasuoni nel restauro

Olivetti lettera 22 è una delle portatili che mi viene più spesso affidata per un restauro, e se l'esemplare presenta una tipologia di sporco davvero ostinato, con il classico petrolio e pennello poco si riuscirebbe a fare. Parlo nel dettaglio di: bianchetto secco, gomma da cancellare fusa dal calore di una soffitta, grasso secco, residui di sebo misto a pelle secca sui tasti, ecc. La vasca ad ultrasuoni che utilizzo nei miei restauri è stata realizzata da una ditta specializzata, è studiata e costruita su misura specificamente per lavare le macchine da scrivere.

Prima:

Dopo:


Questo metodo di lavaggio è particolarmente più efficace rispetto al tradizionale pennello e petrolio lampante in quanto capace di raggiungere e pulire efficacemente ogni parte della macchina, dalle fessure dove scorrono le leve, ai dentelli delle ruote più piccole e remote. Tutti punti dove non si arriverebbe a spazzolare bene con il pennello. Come funziona? Il fenomeno è quello della cavitazione. Le potenti onde prodotte dai sonotrodi vengono trasmesse all’acqua generando delle micro-bolle ad altissima pressione che esplodono al contatto con il pezzo. Utilizzando una semplice soluzione di acqua e sapone avremo un' azione combinata che unisce il fenomeno fisico di "microspazzolatura" ad altissima frequenza a quello sgrassante dato dalla sostanza detergente soluta nel bagno. Il risultato è ottimo, e cosa da non sottovalutare con un basso impatto ambientale utilizzando in soluzione un sapone biodegradabile.

Prima del lavaggio: incrostazioni di grasso e gomma da cancellare

Il lavaggio: la speciale macchina ad ultrasuoni costruita su misura

Dopo il lavaggio le macchine sono splendenti come nuove !

Ricostruzione ricambi di gomma per Lettera 22

Può capitare di riuscire a trovare qualche partita di ricambi di gomma originali, ma quando ci sono finiscono in fretta vista l'alta richiesta di restauri che ricevo per Olivetti Lettera 22. Così per soddisfare l'alta necessità di questi piccoli quanto preziosi ricambi, tramite opportune lavorazioni meccaniche li ricostruisco: ecco che potete vedere in una successione di foto come si realizzano al tornio manuale piedini e distanziali di gomma per una Olivetti Lettera 22.

Il Certificato di Collaudo della Olivetti Lettera 22

 Come ogni macchina da scrivere restaurata dalla Vescovo-Restauri, anche Olivetti Lettera 22 è soggetta a molti e severi controlli sulla qualità del suo funzionamento. Al termine di questi controlli viene emesso un certificato di collaudo, chiaramente dattiloscritto sulla stessa macchina, timbrato e firmato a garanzia della massima qualità del lavoro svolto.