La macchina da scrivere Hesperia è un prodotto Italiano della F.I.L.I.S. "Fabbrica Italiana Lavorazioni In Serie". È una macchina certamente molto rara e dall'esame dei numeri di serie delle poche in circolazione si è potuto fare un'ipotesi sulla quantità totale prodotta. Il numero di serie è composto da tre numeri seguiti da una lettera, ad esempio l'esemplare che potete vedere nel presente articolo è il 623A; presumibilmente quindi la numerazione era progressiva da 001 a 999 lettera A, poi scattava lo 001 B fino a 999B. Il fatto che il più di quelle rinvenute ad oggi sino con la lettera A e solo poche con la B accoppiate ad un numero basso, suggerisce che la tiratura totale possa essere intorno ai milleduecento esemplari. Il progetto è un mix di idee innovative e personali dell' Ing. Levi Alberto unite a idee prese da altri modelli in cui fosse scaduto il relativo brevetto. Ad esempio la ruota dentata che consente l'interlinea è un'idea presa dalla americana Smith Premier. Il cinematico è molto originale, potrebbe essere stato inventato in autonomia o migliorando di molto quello della Royal 10 (1914). Interessante notare che c'è similitudine con quello della Olivetti M40 (1930); chissà che non sia stata osservata proprio una Hesperia dagli ingegneri della Olivetti per trarre l'ispirazione di quello che a mio personale avviso è stato il miglior cinematico da macchina per scrivere pre - Seconda Guerra Mondiale.
L'esemplare si presentava prima del restauro in condizioni precarie, tuttavia era incredibilmente completo ed originale e nonostante le ossidazioni dava importanti segni di vita, a riconferma dell'incredibile solidità della macchina. Di quei piccoli particolari che si perdono spesso non mancava niente: parlo delle bobine del nastro, viti, capicorda della fettuccia, ecc. Anche le gomme c'erano tutte ma erano chiaramente da buttare, cristallizzate e crepate. Il tavolo in legno - compensato di faggio, come le sue particolari ferramente di chiusura, era completo ma da restaurare. La vernice era molto sporca ma in condizioni pressoché impeccabili e si è scelto anche per questo di ricostruire le decalcomanie dando così un certo splendore alla macchina.