1969, Olivetti Valentine

 Presentata nel 1969, la Olivetti Valentine è probabilmente la macchina da scrivere più celebre nel mondo del disegno industriale. Progettata da Ettore Sottsass e Perry King, nacque in un periodo in cui i marchi di macchine da scrivere giapponesi stavano invadendo il mercato europeo con prodotti economici e funzionali come la Brother JP1. Nel progetto iniziale, la Valentine avrebbe dovuto essere una risposta diretta a questa concorrenza: un prodotto economico, senza cambio colore, senza lettere minuscole e realizzato con la plastica con cui si fabbricano i secchi per la casa –sì, proprio quella che dopo qualche anno si rompe da sola–.

Tuttavia per la fortuna di noi collezionisti ed appassionati di scrittura meccanica, ad un certo punto del progetto l’intera filosofia cambiò. Si scelse di optare per la già collaudata meccanica della Lettera 32, di utilizzare una resina ABS colorata che costava 5 volte tanto la plastica "dei secchi" ma era resistente agli urti ed al passare del tempo. In breve da macchina economica la Valentine divenne un oggetto di design radicale, pensato non solo per scrivere, ma per essere esibito, portato con sé, vissuto. I colori scelti furono tutti giovanili: rosso brillante, bianco, celeste e verde acceso. Il suo design ironico e anticonformista rompeva con l’austerità delle macchine da scrivere tradizionali, rendendola uno status symbol culturale negli anni Settanta. Non era pensata per l’ufficio, ma per la casa, per i giovani, per gli scrittori “on the road” e diventò presto un’icona del design italiano, esposta in musei come il MoMA di New York e il Triennale Design Museum di Milano. Una macchina che, pur essendo nata per vincere sul prezzo, ha invece vinto diventando un manifesto della qualità e della creatività Olivetti.

La potente tecnologia di lavaggio ad ultrasuoni

Per rimuovere completamente lo sporco da questo esemplare di Olivetti Valentine si è scelto di optare per il lavaggio ad ultrasuoni. Questo metodo è particolarmente più efficace rispetto al tradizionale pennello e petrolio lampante in quanto capace di raggiungere e pulire efficacemente ogni parte della macchina, dalle fessure dove scorrono le leve, ai dentelli delle ruote più piccole e remote. Tutti punti dove non si arriverebbe a spazzolare bene con il pennello. Come funziona? Il fenomeno è quello della cavitazione. Le potenti onde prodotte dai sonotrodi vengono trasmesse all’acqua generando delle micro-bolle ad altissima pressione che esplodono al contatto con il pezzo. Utilizzando una semplice soluzione di acqua e sapone avremo un' azione combinata che unisce il fenomeno fisico di "microspazzolatura" ad altissima frequenza a quello sgrassante dato dalla sostanza detergente soluta nel bagno. Il risultato è ottimo, e cosa da non sottovalutare con un basso impatto ambientale utilizzando in soluzione un sapone biodegradabile.

Registrazioni di precisione dei caratteri tipografici

Il Certificato di Collaudo della Olivetti Valentine